Il 1968 vide anche lo scioglimento della Compagnia Dario Fo-Franca Rame, sostituita dall'Associazione Nuova Scena, una compagnia teatrale cooperativa, organizzata sotto gli auspici dell'Associazione Ricreativa Culturale Italiana (ARCI), l'organizzazione culturale e ricreativa del Partito Comunista Italiano (PCI). Tuttavia, il rifiuto di Fo di aderire a qualsiasi linea di partito e i suoi attacchi satirici indiscriminati alla burocrazia lo portarono presto a scontrarsi con il PCI, che boicottò gli spettacoli del gruppo. Nel 1970, dopo dibattiti e conflitti interni, Fo e Rame si ritirarono da Nuova Scena e fondarono Il Collettivo Teatrale "La Comune", un gruppo teatrale politico indipendente e autosufficiente alleato delle organizzazioni della sinistra extraparlamentare.