Biografia
Scomparso il 13 Ottobre del 2016, a 90 anni, Dario Fo ha lasciato un enorme contributo all’arte e alla letteratura italiana: un artista a tutto tondo, una personalità poliedrica, in 70 anni di attività è diventato uno dei più famosi e importanti artisti dei nostri tempi.
Dario Fo, Premio Nobel per la letteratura nel 1997, è nato a S. Giano (Varese) nel 1926, è autore, attore, regista teatrale, nonché pittore. A Milano studia all’Accademia di Brera e alla facoltà di Architettura del Politecnico; inizia la sua attività di teatro, e le sue performances sul palcoscenico sono caratterizzate da improvvisazione e ironia. Negli anni Cinquanta, Dario Fo inizia a scrivere e recitare per la Radio monologhi grotteschi che troviamo nella raccolta Il Poer nano e altre storie, successivamente rappresentati al Teatro Odeon di Milano (1952). Nel 1953, insieme a Giustino Durano e Franco Parenti, esordisce con la rivista satirica Il dito nell’occhio e Sani da legare. Al trio si aggiungerà Franca Rame, che Dario Fo sposerà nel 1954, compagna di vita e d’arte con la quale formerà una indissolubile compagnia teatrale.
Per Dario Fo e Franca Rame è l’inizio di una fortunata e lunga carriera che li porterà, tra successi e censure, a trionfare su ogni ribalta, ad essere rappresentati in tutto il mondo, con commedie politiche, che attingono dalla cultura popolare e dalla cronaca di tutti i giorni. I due attori scrivono e mettono in scena opere di successo che hanno sempre dichiarati intenti politico-sociali e che ancora oggi sono rappresentate in tutto il mondo.
Ricordiamo qui una parte della produzione artistica Fo-Rame: Non tutti i ladri vengono per nuocere (1958); Gli arcangeli non giocano a flipper (1959); Aveva due pistole con gli occhi bianchi e neri (1960); Chi ruba un piede è fortunato in amore (1961); Isabella, tre caravelle e un cacciaballe (1963); Settimo: ruba un po’ meno (1964); La colpa è sempre del diavolo (1965); La signora è da buttare (1967); Grande pantomima con pupazzi grandi, piccoli e medi (1968); L’operaio conosce 300 parole, il padrone 1000: per questo è lui il padrone (1969); Mistero buffo (1969); Morte accidentale di un anarchico (1970); Morte e resurrezione di un pupazzo (1971); Tutti uniti! Tutti insieme! Ma scusa quello non è il padrone? (1971); Il Fanfani rapito (1973); Non si paga, non si paga! (1974); Tutta casa, letto e chiesa (1977); Clacson, trombette e pernacchi (1981); Coppia aperta, quasi spalancata (1983); Hallequin, Harlequin e Arlekin Arlecchino (1986); Il papa e la strega (1989); Johan Padan a la descoverta de le Americhe (1991); Sesso? Grazie, tanto per gradire! (1994); Il diavolo con le zinne (1997); Lu Santo Jullare Françesco (1997); Marino libero, Marino è innocente (1998); Il paese dei mezarat (2002); L’anomalo Bicefalo (2003); Sotto paga! Non si paga! (2007), rielaborazione in chiave contemporanea del testo “Non si paga, non si paga!” del 1974.
L’amore per la storia dell’arte porta Dario Fo a studiare i grandi Maestri dal medioevo all’età contemporanea. Picasso, Caravaggio, Correggio, Raffaello, Michelangelo, Leonardo, Mantegna, Giotto e Wiligelmo rivivono nel suo racconto magmatico e coinvolgente, che, con l’abilità di un pittore, delinea una storia dell’arte italiana contrassegnata dalla genialità tecnica e inventiva dei suoi artefici, spesso in aperta contrapposizione rispetto al gusto vigente e ai dettami del potere. Dario Fo, sempre con l’ausilio dell’indimenticabile Franca Rame, in questo ciclo di lezioni-spettacolo che diventano poi libro, con il supporto di tele e tavole da lui stesso dipinte a compendio della narrazione, illustra al pubblico la vita e le opere dei geniali artisti. In un itinerario a ritroso ripercorre gli sviluppi salienti dell’arte occidentale attraverso le vicende dei suoi protagonisti, in cornici architettoniche e monumentali di grande bellezza. Nel 2012 mette in scena in una lezione-spettacolo a Milano anche la vita di Pablo Picasso, pittore da lui sempre amato.
Picasso Desnudo è l’ultimo spettacolo che vede Dario Fo e Franca Rame in scena insieme.
Il 29 maggio 2013 scompare Franca Rame, e Dario Fo continua la sua attività teatrale dedicandosi completamente alla stesura di numerosi testi e alla sua passione per la pittura.
Nel 2014 porta in scena il diario In fuga dal senato nel quale Franca racconta la sua esperienza da Senatrice nel 2006.
Nello stesso anno esce anche La figlia del papa, romanzo storico dedicato a Lucrezia Borgia, che Dario Fo porterà in molti teatri italiani e che in pochissimo tempo viene tradotto in tutto il mondo, corredato da dipinti e bozzetti che illustrano la storia.
In seguito vengono pubblicati Ciulla, il grande malfattore, scritto con Piero Sciotto, La storia proibita dell’America, scritto insieme al collettivo di ricercatori nato alla Libera Università di Alcatraz, C’è un re pazzo in Danimarca, e Un uomo bruciato vivo: la storia di Ion Cazacu scritto a quattro mano con la figlia del protagonista.
Nel 2015 esce in libreria anche Razza di Zingaro, la storia di Johann Trollmann, a cui Dario dedica una numerosa collezione di disegni e dipinti che verranno esposti a Milano.
A inizio del 2016, in occasione della mostra “Marc Chagall – Anni russi” allestita a Brescia, Dario Fo scrive un omaggio al grande Maestro portando in scena quella che rimarrà come sua ultima grande lezione-spettacolo del ciclo dedicato ai pittori; ad agosto dello stesso anno (dopo una prima data rimandata per motivi di salute) recita Mistero Buffo all’Auditorium della musica a Roma e pochi giorni dopo inaugura a Cesenatico, presso il Palazzo del Turismo Primo Grassi, la mostra dedicata alla storia di Darwin, frutto di un intenso lavoro di ricerca che ha dato alla luce anche uno spettacolo teatrale e il libro Darwin: ma siamo scimmie da parte di padre o di madre?, uscito il libreria a settembre 2016.
Vengono pubblicati postumi i volumi: Quasi per caso una donna, Cristina di Svezia e Barbarossa e la beffa di Alessandria.
Da febbraio 2017 va in onda su Rai 5 il documentario “Dario Fo e Franca Rame: la nostra storia” a cura del figlio Jacopo, una serie di 25 puntate grazie alle quali è possibile la rilettura degli ultimi sessant’anni di storia del teatro e della società italiana attraverso gli spettacoli e la biografia del premio Nobel Dario Fo e della sua compagna d’arte e di vita, Franca Rame.
Dario Fo e Franca Rame hanno raccontato la storia d’Italia attraverso l’arte in tutti i suoi ambiti, ed è immenso il patrimonio archivistico, culturale e artistico che hanno lasciato. Dal 2019 la Fondazione Fo Rame lavora per conservare la loro memoria e far conoscere questo patrimonio alle generazioni future.
Per la biografia completa visita www.archivio.francarame.it